Cos’è
Il nuovo bonus mobili, prevede la detrazione 50% introdotta dal decreto sugli ecobonus, per l’acquisto agevolato di mobili ed elettrodomestici.
Bonus mobili: il decreto ecobonus
Il bonus mobili o bonus arredamento consiste in una detrazione Irpef al 50% per chi esegue lavori di ristrutturazione edilizia e acquista mobili fissi per arredare lo stesso immobile. La detrazione 50% si applica quindi sull’acquisto di mobili e elettrodomestici, da dividere in 10 anni secondo quote costanti. L’importo massimo di spesa ammesso all’agevolazione è di 10.000 euro. Volendo fare un esempio Tizio acquista una camera da letto per la sua casa da ristrutturare del valore di 10mila euro: il beneficio è di 5mila, quindi 500 euro all’anno..
Cosa si può acquistare con il bonus mobili?
Il testo del decreto sugli eco bonus ha incluso nell’acquisto agevolato di mobili come librerie, cucine, tavoli, sedie, letti con cui arredare la singola unità immobiliare e l’acquisto di elettrodomestici che rientrano nella categoria A+ o A per i forni, sempre di importo massimo di 10mila euro se la casa è oggetto di ristrutturazione edilizia. Sono esclusi gli acquisti di mobili usati comprati da privati, antiquari e rigattieri.
Chi può fruire del bonus arredamento?
A fruire del bonus mobili sono i soggetti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia, compresi inquilini, locatori e coloro che utilizzano l’immobile in comodato d’uso.
Modalità pagamento
- Bonifico:
Per poter fruire del bonus 50% occorre che l’acquisto del mobile o elettrodomestico sia fatto dalla stessa persona a cui poi viene intestata la fattura. Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario, indicando:
– la causale di versamento la dicitura “acquisto di mobili; detrazione del 50%, articolo 16, comma 2, Dl 63/2013”;
– il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
– il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
- Carta di Credito:
E’
consentito effettuare il pagamento anche mediante carte di credito o
carte di debito. La data di pagamento è individuata nel giorno di
utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di
transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente del
titolare stesso.
Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
I documenti da conservare:
- ricevuta del bonifico
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)
- documentazione di addebito sul conto corrente
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.